mercoledì 9 gennaio 2008

DA TORRE DI ZUINO A TORVISCOSA

La nascita dell’attuale Torviscosa va vista come una risposta alla crisi economica verificatasi non solo in Italia ma anche nel resto del mondo dopo la caduta della Borsa di Wall Street del 1929. La politica Italiana del governo Mussolini mirava alla riduzione delle importazioni attraverso l’incentivazione della produzione di materie prime in suolo nazionale, fra le quali le fibre sintetiche. A questo proposito la SNIA riuscì a trovare un tipo di pianta autoctona caratterizzata da un elevato contenuto di cellulosa: la canna gentile (Arundo Donax). Il territorio di Torre di Zuino si prestava molto bene per la coltivazione di quest’ultima in quanto ricco d’acqua ed inoltre rispondeva alle esigenze politiche del governo; infatti esso mirava allo sfruttamento ed al recupero di zone non coltivate e gravate da disoccupazione operaia ma servite da facili comunicazioni interne.

L’area di Torre di Zuino era percorsa dalla linea ferroviaria Trieste-Venezia, da un’arteria stradale importante e collegata al mare da un fiume navigabile, presentava un terreno poco coltivato in quanto acquitrinoso ed insalubre, inoltre si era riscontrato tramite indagini istat un elevato aumento della popolazione con elevato tasso di disoccupazione a causa della situazione post-bellica.

La situazione nel periodo precedente all’intervento della SAICI era così indicata nei pubblici registri:

  • terreni arativi e risaie 740 ettari;
  • prati sortumosie pascoli 1150 ettari;
  • boschi cedui 1370 ettari;
  • incolti e paludi 1410 ettari.

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